Il filtro antiparticolato e l’amara sorpresa

Ho acquistato la mia automobile senza nemmeno sapere che fosse equipaggiata con il maledetto filtro antiparticolato. Ovviamente ne sono venuto a conoscenza poiché ho iniziato ad avere continui problemi -e spese- per colpa di questo dispositivo. E quando ho acquistato l’automobile nessuno mi ha avvertito.”

Il 90% delle telefonate che riceviamo iniziano più o meno in questo modo: cliente disperato e auto in panne.
E fondamentalmente è proprio questo che succede, perché in fase di vendita il filtro antiparticolato viene a malapena citato per l’individuazione della normativa (Es. “euro 4 con filtro antiparticolato” – “Euro 5 con filtro antiparticolato”), ma non viene mai spiegato per bene cos’è il filtro antiparticolato, cosa fa e soprattutto quali problemi può portare. E così accade che l’automobilista di punto in bianco si ritrova con continue spie accese, perdite di potenza improvvise e livello dell’olio che magicamente si alza “da solo”(nel caso del DPF). E questo è solo l’inizio dell’odissea, perché a questo punto il cliente dovrà recarsi molteplici volte in officina per sbloccare momentaneamente il filtro antiparticolato e spegnere le spie, aspettando che il problema si ripresenti. Per migliorare la situazione, il cliente sarà costretto a percorrere tratti autostradali (o a percorrenza veloce) con il solo scopo di pulire il filtro antiparticolato.
Un grande spreco di tempo e carburante.
Purtroppo l’amara sorpresa del filtro antiparticolato non finisce qui: il monolite all’interno si danneggia e si tappa, perdendo sempre di più la sua capacità di lasciarsi attraversare dai gas di scarico. Questo si traduce in rigenerazioni più frequenti, che non fanno altro che danneggiarlo ulteriormente (ricordiamo che un filtro in rigenerazione può arrivare fino a 650°C). Si entra quindi in un circolo vizioso che in breve tempo porta al blocco completo del filtro, ovvero l’arresto permanente della vettura, ed è già la situazione migliore: se l’auto non ha il controllo di qualità olio e il cliente non tiene controllato il livello, può arrivare a fondere il motore.
Si è giunti al termine, nella migliore delle ipotesi è necessario sostituire il filtro.
Montando però un filtro nuovo, avrò finalmente risolto i miei problemi e potrò non pensarci più”.
E invece no: sostituendo il vecchio filtro con uno nuovo ci si ritroverà a breve nella stessa situazione, poiché il motore allo stato attuale è ormai più sporco e impreciso rispetto a quando era nuovo:  la durata del filtro viene estremamente ridotta.
Si parla di pochi mesi, se non settimane, e il problema si presenterà ancora.

Ecco quindi l’amara sorpresa che attende tutti i possessori di auto con filtro antiparticolato, che prima o dopo dovranno fronteggiare questo problema.
Al di là delle controversie riguardo le nanopolveri emesse dal filtro e la salute (di cui si è già parlato in questo blog), questo dispositivo è pure portatore di grandi problemi e causa di alte spese di manutenzione.
Le soluzioni sono fondamentalmente due: passare ad un’auto benzina, oppure visitare le sezioni idonee del nostro sito e trovare quello che cerchi: tranquillità e sicurezza mentre guidi, che è la cosa più importante.